Confesso che quando il sindaco Biondi mi assegnò la delega ai “gemellaggi” restai a dire poco perplesso; conoscevo questa attività solo per i cartelli che vedevo all’ingresso di grandi e piccoli centri della nostra Sicilia e per i tanti articoli di quotidiani e riviste, accomunati sempre da uno stesso dato: il ritorno della delegazione comunale da questo o da quell’angolo del mondo. Quale spreco di denaro pubblico – pensavo, con buona dose di ignoranza e presunzione !
Certo è che, ai primi di luglio, a meno di un mese cioè dall’insediamento della giunta, mi ritrovai, insieme all’assessore Cellura, a costituire una famigerata “delegazione comunale”: il Comune di Licata era stato infatti già da tempo invitato a sottoscrivere un “Patto di Amicizia” con Cestas, cittadina francese a meno di venti chilometri da Bordeaux che, in quei giorni, celebrava il ventennale del proprio gemellaggio con Reinheim, città tedesca a sua volta gemellata con Licata. Mentre partivo, la confusione che questi incroci italo-franco-tedeschi generavano in me si associava alla spiacevole sensazione di stare fondamentalmente perdendo il mio tempo!
All’aeroporto di Bordeaux era pronto ad aspettarci un distinto signore francese, facente parte del comitato di gemellaggio di Cestas, che con grande cortesia ed entusiasmo ci fece salire in auto, accompagnandoci subito nella sala ove era stata organizzato il benvenuto alle delegazioni provenienti da tutta Europa: in quella sorta di Babele, in cui per qualche giorno si sarebbe trasformata una sperduta cittadina francese, si sarebbero infatti riuniti Tedeschi, Italiani e Polacchi, tutti accomunati da una intricata, e per noi, in quel momento, poco comprensibile, ragnatela di gemellaggi incrociati.
Mentre con aria sperduta ci aggiravamo tra la folla negli ambienti di quello che avremmo scoperto esser un efficiente centro polivalente comunale, dotato di sala riunioni, cinema e biblioteca, notavamo un generale clima di frenesia ed euforica attesa, culminata con l’arrivo dei pullman tedeschi e l’incontro, davvero festoso e ricco di gioia, di tanti amici di Reinheim e di Cestas. Fu in quel momento che iniziai a realizzare che forse il gemellaggio non è solo viaggi pagati per illustri raccomandati, ma qualcosa di molto più alto e coinvolgente: vedere signori di mezza età cercare tra tanti volti quelli degli amici più cari, le espressioni di felicità di arzilli settantenni, l’incontro, semplice e spontaneo come può esserlo a quella età, di ragazzini di diversa nazionalità, accomunati ormai da una cultura ed una coscienza universale, mi convinse che era quella la vera essenza del gemellaggio, e che era giusto e doveroso impegnarsi affinché la cultura più autentica di questa attività prendesse piede anche a Licata.
Quei giorni passarono in fretta, con me e Nino Cellura ospiti di due diverse famiglie, perché è proprio l’ospitalità in famiglia il cuore pulsante del gemellaggio. Passarono in fretta tra cerimonie ufficiali (si celebrava il ventennale del gemellaggio tra Cestas e Reinheim e si sottoscriveva il patto di amicizia di Licata con la cittadina francese), ed escursioni in località meravigliose, tra feste popolari e pic-nic per centinaia di persone, tra incontri ufficiali e visite ad impianti comunali (tanto ordinati ed efficienti da creare in noi un sottile senso di mortificazione!). Non eravamo soli, avendoci raggiunto gli amici licatesi dell’associazione pro-gemellagio, fino ad oggi il vero motore di questo legame. E con loro programmavamo già le attività che da lì a poco si sarebbero succedute: ad agosto vennero a trovarci amici francesi e tedeschi (con in testa il Sindaco di Reinheim Karl Hartman, innamoratissimo della nostra città). A dicembre siamo stati ospiti in Germania, in occasione della locale fiera di Natale, portando con noi i prodotti della nostra terra, apprezzatissimi per colori, i sapori e la qualità; il gemellaggio infatti, pur avendo una base sociale di rapporto tra cittadini delle varie espressioni europee, diventa occasione di scambi commerciali, di promozione turistica, anche solo di conoscenza ed arricchimento personale che nasce dal confrontarsi direttamente con realtà diverse dalla nostra e – ahimè – certamente più avanti in termini di senso civico e coscienza del bene comune.
Ed il nuovo anno si presenta ricco di eventi: dal 2 all’8 di aprile una delegazione di diciotto sindaci della provincia di Damstadt (la stessa di cui fa parte Reinheim), con i relativi accompagnatori, farà base a Licata per una settimana: dalla nostra città partiranno alla scoperta della Sicilia, seguendo una organizzazione che l’Amministrazione Comunale sta direttamente curando. Subito dopo, durante la Settimana Santa, e precisamente dall’8 al 13 aprile, una delegazione di dieci amici di Cestas sarà nostra ospite per controfirmare il Patto di Amicizia tra le nostre due Città.
Si tratta di importanti occasioni in cui mostrare il meglio della nostra Licata, ed in cui un ruolo fondamentale svolgerà sicuramente il Comitato di gemellaggio, approvato già da tempo da apposita delibera del Consiglio Comunale, e che è ferma intenzione dell’Amministrazione attivare al più presto.