Una poesia che ho scritto per la morte del nostro Papa...
Io Karol
Lampi chiari esplodono nel cuore mio giovane
I miei pensieri
E il mio amore vagano
Fluiscono
Immersi in una dolce acqua opalina
Che mi nutre
Mi preserva.
Sono fermo
Nel letto.
Fermo nello spirito.
La mia curiosità corre
Alla ricerca di un senso
Il mio vagabondare si arresta
Alle soglie della fede
L’amore mi attira dentro
Mi guida.
Conosco la via
L’ho già percorsa con il mio Signore.
Non ne ho memoria
Conoscenza
Ma la coscienza della mia vita
Mi fa vibrare ogni muscolo.
Io strumento del mio Dio pacificatore?
Sono solo un servo
Un piccolo giovane quotidiano.
Ho paura.
Non ho più paura.
La luce di Cristo mi indica la strada.
Umile voce parlerò
Piè veloce camminerò
Il resto lo deciderà Lui.
Ciao Gino, io mi sono molto commossa, e sai perchè? perchè non c'è un solo verso banale, perchè l'uso della prima persona rende il contenuto ancora più potente, perchè più che una persona è una coscienza che parla... gino, secondo me, anche alla luce di altre poesie, hai un vero talento e dovresti cercare di farti scoprire. guarda che le mie non sono parole di circostanza dal momento che ho una certa competenza per giudicare queste cose. Auguri !!!!!!
E' emozionante, l'ho letta e riletta cento volte. Complimenti Gino!
Meno male che ogni tanto ci delizi con un po' di sano umorismo e belle poesie altrimenti... che palle sti forum dove tutti (io per primo) non fanno altro che lagnarsi!
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