Con 14 voti a favore, 3 contrari e 3 astenuti, 10 i consiglieri assenti, nella seduta di prosecuzione tenutasi il 30 giugno scorso, sotto la presidenza del consigliere più anziano per voti, Giuseppe Ripellino, che ha sostituito il presidente Antonio Vincenti assente per infortunio automobilistico, il Consiglio comunale ha approvato il “programma triennale delle OO.PP. 2009/2011”.
Il tutto è avvenuto nel giro di pochi minuti dopo che il consigliere Scicolone ha ritirato due emendamenti presentati precedentemente. Ma il giorno seguente, i consiglieri Antonio Secchi, Giuseppe Profumo, Filippo Graci, Armando Antona e Taddeo Graci, hanno diffuso il seguente comunicato:
“I Consiglieri firmatari del presente documento in considerazione della posizione assunta in Consiglio Comunale, durante l’approvazione della delibera riguardante il piano triennale, pur considerando tale atto uno strumento importantissimo, per lo sviluppo e la crescita della nostra città, motivano la non condivisione di tale proposta poiché nei vari passaggi che hanno portato la stessa in Consiglio, non c’è stata la possibilità di visionare e discutere insieme, sufficientemente, tale importante delibera.
Riteniamo che questa proposta doveva essere posta all’attenzione di tutti i consiglieri comunali, nessuno escluso, prima della presentazione all’Ufficio di Presidenza, per capire se l’Amministrazione intendesse inserire nuovi progetti o cambiarne l’ordine di priorità, in base alle nuove esigenze della città, in modo da poter coinvolgere direttamente tutti e contribuire in maniera positiva alla preparazione del piano triennale.
Ulteriore elemento che ci ha indotto ad esprimere parere non positivo alla citata proposta di delibera è stata l’impossibilità della commissione lavori pubblici nell’esprimere pareri, poiché nella seduta del 19 giugno non è stato possibile chiudere i lavori e dopo l’aggiornamento degli stessi al 22 e al 24 giugno, andate a vuoto per mancanza di numero legale, non si è giunti a nessuna conclusione.
Poiché l’Amministrazione nel suo agire non ha di fatto ritenuto utile il contributo che i consiglieri avrebbero potuto dare, nei tempi legittimi, nella realizzazione del piano triennale, incrementando ancora di più lo scollamento già esistente tra l’Organo politico e l’Organo Amministrativo, i sottoscritti per tali motivi durante le operazioni di voto hanno espresso parere non positivo”. |