Vi riporto un articolo tratto dal quotidiano La Sicilia di oggi molto eloquente per capire da chi sarà amministrata la nostra città.
Ritrovarsi consigliere comunale senza quasi volerlo. E' accaduto a Licata, città dove alle ultime elezioni amministrative si sono presentati ben 601 candidati al Consiglio Comunale. C'è chi è rimasto al palo pur avendo collezionato oltre duecentocinquanta voti, c'è invece chi, come Angelo Vecchio, 44 anni carpentiere, che pur avendo «collezionato» appena dieci voti, ha acquisito il diritto di sedere su uno dei trenta scranni di Palazzo di città.
«Tutto potevo immaginarmi ma non che tra oltre seicento candidati a me sarebbe toccato il diritto di sedermi in Consiglio - dice –. pensi che non ho fatto fare neppure volantini e che non ho quasi mai fatto campagna elettorale».
E adesso? «Adesso non lo so - dice Vecchio - anche perché io lavoro a Catania e sarà un problema per me seguire i lavori del Consiglio, voglio prima parlarne con il mio partito, poi vedremo».
Insomma, il sistema elettorale attualmente in vigore ha partorito una situazione quanto meno paradossale: «Io penso - conclude Vecchio - che chi mi ha votato ha fatto confusione con altri miei omonimi che erano presenti in altre liste». Come dire, viva la sincerità. Per la cronaca, tra i diciotto consiglieri comunali eletti tra le liste del sindaco Graci, dieci hanno totalizzato complessivamente 240 voti.
GIUSEPPE PATTI
Dalle verifiche fatte dall'ufficio elettorale risulta che Angelo Vecchio ha preso meno di nove voti per cui il posto di consigliere è stato assegnato a Incatasciato Angela Rita e a Secchi Antonio che hanno ricevuto "ben" 9 voti ciascuno!