Giornalisti e fotografi di guerra a Licata nell'estate del 1943
Scritto da Webmaster il Febbraio 24 2008 17:19:38
Il 10 luglio 1943 o appena dopo lo sbarco dei fanti di marina statunitensi sulle spiagge di Licata, arrivarono a Licata dal cielo o via mare famosi fotografie e giornalisti-scrittori con l’incarico di fotografare o di descrivere i successi militari delle truppe alleati in Sicilia.
Tra questi Robert Capa, ritenuto il maggiore fotografo di guerra del 900, il cui ricchissimo archivio è stato trovato recentemente in Messico custodito in tre valigie. Capa, nato a Budapest il 22 ottobre 1913, soggiornò a Licata per qualche tempo alle dipendenze della rivista “Life” di New York, finché con l’82a divisione aviotrasportata, comandata dal gen. Matthew B. Ridway, lasciata la Sicilia, non si trasferì nell’Italia centrale. Nel 1954 si trovava in Indocina per documentare con la sua macchina fotografica le azioni militari dei francesi e il 25 maggio di quell’anno, seguendo un gruppo di soldati lungo il fiume Rosso, finì su una mina che gli tolse la vita.
Tra i giornalisti e scrittori, citiamo, invece, Ernest Taylor Pyle, meglio conosciuto come Ernie Pyle che da Licata per circa due mesi spedì cronache di guerra ai giornali americani. Era nato a Dana, nell’Indiana, il 3 agosto 1900. Finita la guerra in Europa, seguì le truppe americane nel Pacifico e il 18 aprile 1945 ad ovest di Okinava, a Ie Shima venne colpito dai giapponesi. Recentemente è stata resa pubblica una foto che lo ritrae riverso per terra supino, vestito da soldato, ancora con l’elmetto e con un rivo di sangue che scende dalla sua bocca. Pyle fu autore di numerosi saggi sulle campagne militari americane. Il più importante è appunto The War.
John Richard Hersey, giornalista del Time, del Life e del The Newyorker, sopravvisse alla guerra. Era nato il 17 giugno 1914 a Thientsin (Cina) da genitori missionari ed è morto a Key West (Florida) il 24 marzo 1993. Seguì le truppe americane in Sicilia al comando di Patton e dopo lo sbarco del 10 luglio 1943 arrivò a Licata e seguì da vicino il maggiore Frank Toscani descrivendo il suo lavoro per la rivista Life, articoli che poi divennero materiale prezioso per un romanzo storico “A bell for Adano”, “Una campana per Adano”, pubblicata a New York nel 1944, guadagnandosi il premio Pulitzer nel 1945. Dopo lo scoppio della bomba atomica ad Hiroshima, avvenuto il 6 agosto del 1944, fu uno dei primi giornalisti occidentali a mettere piede nella città disintegrata.
Nel 1988 ha concesso a La Vedetta di poter pubblicare in lingua italiana “Una campana per Adano”, che già Bompiani prima e Mondatori dopo avevano pubblicato. Questo best seller che racconta le imprese di un ufficiale americano buono in un paese della Sicilia, Licata (Adano) si continua a pubblicare negli Usa.
Richard William Tregaskis, il cui cognome denuncia le sue origini elleniche, passò da Licata subito dopo lo sbarco ed ebbe modo di conoscere lo stato di povertà e di abbandono in cui si trovava Licata nel luglio del 1943, notizie che trasferì in una triste pagina dedicata alla nostra città nel suo volume “Invasion Diary” (Diario dell’invasione” in Sicilia (10 luglio 1943), pubblicato nel 1944. Tregaskis, corrispondente di guerra per l’International News Service, era nato a Elizabeth (New Jersey) il 28 novembre 1916 e morì alle Hawai, nella sua casa, a soli 56 anni, il 15 agosto 1973. Annovera una ricca bibliografia di saggi e testi pubblicati e molti diari di guerra